Mi affascina molto il mondo della cristalleria e dell’argenteria, mi rimanda subito al ricordo della casa dove ho trascorso la mia infanzia e al suo stile un po’ barocco. Per questo motivo anche a Milano ho portato alcuni pezzi con me, per avere un angolo di casa.

È un libro incredibile perché parla della storia moderna partendo dal mondo di McLuhan. Parla della storia contemporanea, ma in un modo grafico, cercando di interpretare la vita da qui fino al futuro. Dice che noi saremo l’ultima generazione a morire, perché da un certo punto in poi gli umani non moriranno più. È un libro interessante per i contenuti e a livello stilistico.

Qualche anno fa ho dovuto fare un trasloco importante dalla mia casa di famiglia, ho tenuto solo alcuni degli oggetti del mio passato. Tra questi c’è questo moschettone che ho da quando sono piccola e che mi era stato regalato. L’ho riscoperto e lo sto utilizzando più ora che in passato quando facevo il corso del CAI.

Ho iniziato ad usare il computer quando ancora funzionava solo mettendo la riga di codice. Associo a quegli anni il Floppy Disk che usava mio fratello mentre io mi sedevo vicino a lui per osservare cosa facesse. Probabilmente è anche l’influenza di quel mondo digitale che mi ha portato a scegliere web design come professione.

Amo tutto il mondo digitale di qualche decennio fa. La Play Station e i videogiochi con cui sono cresciuta mi hanno influenzato tantissimo. Sono cresciuta e mi sono formata con la loro estetica e anche attualmente mi piace tutto quello che è di un’epoca digitale antecedente alla nostra, il primo Windows 95 e il WebNostalgia.

Il Be-Bit era la versione “tarocca” del Tamagotchi. Questo mi è stato regalato ultimamente dopo che non sono riuscita a ritrovare durante un trasloco. Mi è stato regalato proprio quello che avevo da piccola e mi ci sono affezionata molto, anche se non è il mio.

Sono stata abituata ad avere sempre piante intorno a me, sia nella stanza che all’esterno. Abitavo in una casa di famiglia molto grande con un giardino gigante e a Milano ho avuto la fortuna di avere una casa in affitto dove poter tenere delle piante in giro.

Quando è uscito l’album avevo 18 anni, era la fine del liceo e la cultura pop mi appassionava da sempre, sia nel mainstream, che negli artisti più particolari e ricercati. A me piace quando un progetto ha un’idea dietro, quando un progetto è curato nei minimi punti. Mi piace non solo musicalmente, ma in ogni suo aspetto: art direction, grafica che sono poi gli aspetti che influenzano il mio lavoro.